La vita nell'universo potrebbe essere VIOLA

Da tempo, a noi della ciurma del Capitan Vela Viola, piace pensare che il nostro nome non sia solo un omaggio al mare e alle avventure tra le onde, ma che abbia anche qualcosa a che fare con le stelle. Sì, avete capito bene! Non siamo solo una casa editrice bizzarra, ma forse, inconsapevolmente, siamo anche connessi a un grande mistero dell'universo: la vita viola.


La Teoria della Vita Viola

Immaginate questo: un pianeta lontano, molto lontano, orbitante attorno a una stella che brilla in un cielo di un blu profondo come l'oceano. Ma c'è qualcosa di straordinario sulla sua superficie: le terre non sono verdi come quelle della Terra, ma di un intenso colore viola. La spiegazione? Un'ipotesi scientifica affascinante che prende il nome di vita viola.

Sulla Terra, le piante e molti organismi fotosintetici utilizzano la clorofilla per catturare la luce solare, conferendo alle foglie il loro caratteristico colore verde. Tuttavia, prima della clorofilla, un altro pigmento potrebbe aver dominato la scena: il retinale. Questo pigmento, ancora presente in alcuni batteri terrestri come gli halobatteri, ha la capacità di assorbire la luce solare e trasformarla in energia, ma a differenza della clorofilla, assorbe principalmente la luce verde e riflette le lunghezze d'onda rosse e blu, creando una tonalità viola!

Gli scienziati hanno ipotizzato che se la vita esistesse su altri pianeti, potrebbe evolversi in modo simile a questi antichi batteri, utilizzando il retinale o un pigmento simile per la fotosintesi. Su un pianeta lontano, dove le condizioni ambientali e la composizione atmosferica sono diverse da quelle terrestri, potrebbe essere più vantaggioso per gli organismi utilizzare questo tipo di pigmento. 

E così, tutto il paesaggio di quel mondo si tingerebbe di viola.


Vita Viola e Vela Viola: Un Destino Astrale?

Ora, torniamo sulla Terra, dove la nostra ciurma ha sempre saputo che c'era qualcosa di speciale nel nostro nome. Non è solo la vela che taglia le onde e ci porta lontano; è una vela che si libra nello spazio, guidata dalla luce delle stelle. Forse, senza saperlo, abbiamo sempre avuto un legame con questi lontani cugini extraterrestri. Chissà se leggono le nostre avventure!

Ma perché fermarsi qui? Dopotutto, i nostri autori e lettori sanno che il mare e lo spazio sono solo due facce della stessa medaglia (Vi consigliamo di leggere: LA DINOSAURA CHE VOLEVA CAMMINARE ALL'INSU'). Entrambi pieni di misteri e di magiche avventure. E chi può dire che tra le pagine dei nostri libri non si nascondano mappe segrete che portano a questi mondi lontani? Forse la nostra missione è proprio questa: esplorare, raccontare e sognare non solo ciò che conosciamo, ma anche ciò che è ancora nascosto tra le stelle.


Fonti e riferimenti:

Shiladitya DasSarma & Edward Schwieterman, 2007: Nel loro studio, ipotizzano che i primi organismi fotosintetici sulla Terra potrebbero aver utilizzato il retinale anziché la clorofilla per catturare la luce solare. Questo pigmento, che è ancora utilizzato da alcuni batteri (come gli halobatteri), riflette la luce violetta, dando origine alla possibilità che interi ecosistemi potessero apparire viola.

Astrobiology Journal: L'articolo "The Purple Earth Hypothesis: Implications for Prebiotic Chemistry and the Early Earth" esplora come i primi microrganismi che utilizzavano il retinale potrebbero aver colorato il pianeta di viola, e come questa teoria possa avere implicazioni per la ricerca di vita su altri pianeti.

Edward Schwieterman et al., 2018: In un altro studio pubblicato su Astrobiology, Schwieterman e i suoi colleghi hanno discusso come il retinale potrebbe essere un segnale rilevabile per la ricerca di vita su esopianeti. Essi hanno ipotizzato che un pianeta dominato da organismi che utilizzano il retinale potrebbe riflettere una firma spettrale unica che potrebbe essere individuata da telescopi.

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